Efficienza energetica Old

Le macchine Rotoplastic sono progettate, sin dall’origine, con un approccio di ottimizzazione energetica e attenzione all’ambiente, per contrastare due fattori che, tradizionalmente caratterizzano questi impianti: consumare grandi quantità d’energia e avere un elevato indice di emissioni. I parametri sulla base dei quali i nostri progettisti sviluppano le nuove macchine Rotoplastic, fanno riferimento alla normativa EU UNI 10389, che definisce chiaramente i valori di rendimento e lo stato di efficienza della qualità della combustione. Nella norma sono riportati tutti gli aspetti tecnici e operativi per eseguire l’analisi dei fumi dei bruciatori. L’analisi dei fumi è parte integrante di un processo inteso a incrementare la sicurezza e il rendimento del bruciatore e, allo stesso tempo, a ridurne le emissioni di gas inquinanti e nocivi.
Gli analizzatori portatili di combustione forniscono tutti i dati necessari per un’analisi completa attraverso la misura diretta nei fumi del contenuto di O2, CO, SO2, NOx e il calcolo dei parametri essenziali: anidride carbonica (CO2), eccesso d’aria (λ) ed efficienza (η) ricavati secondo le norme approvate dalla legislazione italiana ed europea. I gas verso cui concentriamo i maggiori sforzi in termini di contenimento o abbattimento dei valori, sono il monossido di carbonio (CO) e il monossido di azoto (NO), per l’alto potenziale di tossicità. Nel settore del rotostampaggio plastico, questi due gas sono in continua dispersione durante la fase di apertura e chiusura porte del forno. Un’azione che si ripete durante il ciclo produttivo e che rappresenta un elemento di criticità importante dal punto di vista ambientale.

EMISSIONI

La normativa UNI 10389 definisce anche i parametri dei valori di emissione, fissando il limite massimo a 100 milligrammi per metro cubo per la C02 e per gli NOx.

I nostri impianti, funzionanti a pieno regime, possono vantare emissioni inferiori del 50% per la CO2, quindi 50 milligrammi per metro cubo e del 20 / 30 % in meno per gli NOx, con valori pari a 70 /80 milligrammi per metro cubo. Obiettivi importanti, che riflettono l’esperienza, la competenza e l’impegno del nostro team di ricerca e sviluppo sin dalla fase progettuale.

I dati relativi alle emissioni sono monitorati in tempo reale dai sistemi di controllo installati sulle macchine, elaborati da nostri software e resi disponibili sia durante il funzionamento, sia registrati in un database che registra l’efficienza dell’impianto, creando un flusso di informazioni per tutto il ciclo di vita del macchinario.

Il sistema di estrazioni fumi, a differenza delle macchine tradizionali, non è posto sul tetto della camera di stampaggio, ma è posizionato sul retro della macchina stessa. Attraverso un particolare circuito di tubazioni che sfrutta il principio Venturi, l’aria presente nel capannone (aria a temperatura ambiente) viene mescolata all’aria che si estrae con i fumi, andando a creare una ventilazione forzata del tutto naturale all’interno dei condotti. Questo processo consente di emettere un’aria dalla temperatura estremamente bassa (ciò evita la dispersione del NO) e soprattutto di mescolare, ancor prima dell’emissione in esterno, aria proveniente dall’ambiente, con aria contenente CO piuttosto che NOx. L’obiettivo è di ottenere un vantaggio importante in termini di emissioni in atmosfera e di qualità del lavoro degli operatori macchina.

Un ulteriore elemento, sottoposto a una completa revisione progettuale da parte dei nostri ingegneri, è il processo di funzionamento del bruciatore, per abbassare il più possibile anche il valore di dispersione dell’ossigeno.

Secondo i dati raccolti durante cicli di funzionamento in condizioni diverse, gli impianti tradizionali presenti attualmente sul mercato, hanno un valore medio di dispersione dell’ossigeno del 10% mentre il valore degli impianti Rotoplastic di ultima generazione (a parità di condizioni di utilizzo) è pari al 4%. La percentuale ideale per la miscelazione gas/ossigeno che genera la fiamma è 0 e ovviamente più il valore è prossimo allo 0, migliore è il risultato in termini di ottimizzazione del funzionamento del bruciatore.