ÉMISSIONS
La norme UNI 10389 définit également les paramètres des valeurs d'émission, fixant la limite maximale à 100 milligrammes par mètre cube pour le C02 et les NOx.
I nostri impianti, funzionanti a pieno regime, possono vantare emissioni inferiori del 50% per la CO2, quindi 50 milligrammi per metro cubo e del 20 / 30 % in meno per gli NOx, con valori pari a 70 /80 milligrammi per metro cubo. Obiettivi importanti, che riflettono l’esperienza, la competenza e l’impegno del nostro team di ricerca e sviluppo sin dalla fase progettuale.Les données d'émissions sont surveillées en temps réel par les systèmes de contrôle installés sur les machines, traitées par notre logiciel et mises à disposition à la fois pendant le fonctionnement et enregistrées dans une base de données qui enregistre l'efficacité de l'installation, créant un flux d'informations pour tout le cycle de vie de la machinerie.
Il sistema di estrazioni fumi, a differenza delle macchine tradizionali, non è posto sul tetto della camera di stampaggio, ma è posizionato sul retro della macchina stessa. Attraverso un particolare circuito di tubazioni che sfrutta il principio Venturi, l’aria presente nel capannone (aria a temperatura ambiente) viene mescolata all’aria che si estrae con i fumi, andando a creare una ventilazione forzata del tutto naturale all’interno dei condotti. Questo processo consente di emettere un’aria dalla temperatura estremamente bassa (ciò evita la dispersione del NO) e soprattutto di mescolare, ancor prima dell’emissione in esterno, aria proveniente dall’ambiente, con aria contenente CO piuttosto che NOx. L’obiettivo è di ottenere un vantaggio importante in termini di emissioni in atmosfera e di qualità del lavoro degli operatori macchina.Un autre élément, soumis à une revue de conception complète par nos ingénieurs, est le processus de fonctionnement du brûleur, afin de réduire au maximum la valeur de dispersion de l'oxygène.
Secondo i dati raccolti durante cicli di funzionamento in condizioni diverse, gli impianti tradizionali presenti attualmente sul mercato, hanno un valore medio di dispersione dell’ossigeno del 10% mentre il valore degli impianti Rotoplastic di ultima generazione (a parità di condizioni di utilizzo) è pari al 4%. La percentuale ideale per la miscelazione gas/ossigeno che genera la fiamma è 0 e ovviamente più il valore è prossimo allo 0, migliore è il risultato in termini di ottimizzazione del funzionamento del bruciatore.